La Famiglia
Giacomoni
Giacomoni
50 anni di Storia!!!
24 dicembre 1974 primo giorno di apertura per gli sciatori!
Mauro negli anni 70, era un giovane geometra che lavorava nell'impresa edile del padre Livio Giacomoni a Malè.
Sposato con Piera e padre di tre bambine: Sonja, Katja e Nadja.
Alpinista fin da piccolo ed amante della natura e della montagna, decise di realizzare il folle sogno: costruire un rifugio in cima al monte Vigo!
Creare un punto di ristoro per i giovani alpinisti, che come lui, cercavano la libertà oltre l'orizzonte, in mezzo alla natura, lontano dalla civiltà.
- Il Rifugio
La nostra Storia
Era il 1970 quando decise di iniziare i lavori.
Non lo fermò nulla, proseguiva a testa bassa sotto ogni intemperia: vento, neve e pioggia!
Nelle giornate libere, si tirava su le maniche e con il sudore sulla fronte saliva lassù.
Non essendoci la corrente elettrica, ci si accontentava di candele e lampade a gas. Solo successivamente venne portato un generatore di corrente, che si accendeva poche ore al giorno. In grosse bacinelle, veniva raccolta l'acqua piovana. In mancanza di quella, si andavano a riempire delle taniche a valle, per poter cucinare e fare la malta per proseguire i lavori.
Non essendoci la corrente elettrica, ci si accontentava di candele e lampade a gas. Solo successivamente venne portato un generatore di corrente, che si accendeva poche ore al giorno. In grosse bacinelle, veniva raccolta l'acqua piovana. In mancanza di quella, si andavano a riempire delle taniche a valle, per poter cucinare e fare la malta per proseguire i lavori.
Gli Inizi: 1974
Anno dopo anno, mattone dopo mattone, con molti sacrifici e duro lavoro, iniziò a prendere forma il cuore del rifugio:
la zona del ristorante, mentre nel piano sottostante, erano state improvvisate alcune camere per gli operai, per risparmiare il tempo dello spostamento dal paese e proseguire più velocemente i lavori di costruzione.
Ci vollero più di tre anni per rendere agibile la prima parte del rifugio e aprire finalmente le porte ai primi sciatori. L'esterno era ancora grezzo, senza intonaco ne legno. Gli spifferi di vento e neve, filtravano attraverso le fessure delle porte.
Ci vollero più di tre anni per rendere agibile la prima parte del rifugio e aprire finalmente le porte ai primi sciatori. L'esterno era ancora grezzo, senza intonaco ne legno. Gli spifferi di vento e neve, filtravano attraverso le fessure delle porte.
1975
Inizialmente, nel periodo invernale, la cima era raggiungibile solo da due skilift. Uno proveniente da Marilleva e uno da Folgarida. Ripidissimi e interminabili, specie nelle giornate ventose e fredde.
Ci vollero più di 20 anni per farlo diventare la struttura che ora sorge imponente sulla cima.
Ci vollero più di 20 anni per farlo diventare la struttura che ora sorge imponente sulla cima.
1980
Nel 1988 venne alzato di un piano, realizzando l’attuale Bar - Paninoteca - Pizzeria.
Gli impianti di risalita negli anni si rinnovarono, diventando seggiovie sempre più veloci, comode e all'avanguardia.
Gli impianti di risalita negli anni si rinnovarono, diventando seggiovie sempre più veloci, comode e all'avanguardia.